Poesia italiana contemporanea


La poesia non è più la cenerentola degli scaffali, non solo resiste, ma incrementa produzione e pubblico. Autori come Merini o Lamarque vendono migliaia di copie. Se la grande editoria è timida sulla possibilità di aprire ai più giovani, il lettore si è abituato alle piccole edizioni. Da quando è uscita la prima antologia sulla mia generazione nel ’99 (Poeti di Vent’anni, Stampa) case editrici e riviste si sono moltiplicate. A quella sono seguite declinazioni di ogni genere, fino al grande indulto della Parola plurale. Nuovissima poesia italiana (Mondadori) è la prima ricognizione di un grande editore.
Per orientarci chiediamo ai maestri: «Si cerca sempre di essere all’altezza della situazione. C’è sempre chi crede di scrivere qualcosa di originale, chi tenta, e alcune volte riesce. L’importante è non scoraggiarsi, c’è anche la fortuna», afferma Andrea Zanzotto. Maria Luisa Spaziani non ha dubbi: «Le persone sono stufe delle stupidaggini. In Italia non si fa neppure la decima parte di ciò che si fa in Francia o in Ungheria. Gli insegnanti non facciano passare troppe sciocchezze o solo musica leggera». Alla vigilia del Premio Cetona, il più brillante per i nuovi poeti, sentiamo Maurizio Cucchi, presidente della giuria: «la poesia resiste perché è una funzione essenziale. O l’uomo compie un cammino di Darwin alla rovescia, diventando una scimmia televisiva, o continua a dare valore alla parola. Chi reagisce alla volgarità circolante, che è anche linguistica, non può non chiederle aiuto. Dagli anni ‘70 è cambiato molto. Non ci sono più mediazioni ideologiche di tipo politico o letterario, e il desiderio di comunicare in poesia il proprio sentimento dell’esistere si è fatto più libero». I trentenni rispondono in ordine sparso, ma con fantasia e ricerca. Dopo l’apprendistato, si sono distesi nei flussi del web e contaminati con musica e scienza, ma anche con il pop. Il parlato è ormai una lingua tampone, così si cerca un linguaggio differenziato. Non un gioco virtuoso davanti al quale rimanere compiaciuti, ma qualcosa che crei attrito, che ecceda l’intenzione. I nuovi autori, pacificati con la tradizione, sono per Raboni postmoderni. Silvia Caratti, per esempio, ha scritto una raccolta viscosa e feroce («Potessi…andare a stanarti./E sventrarti.//hai paura, amore, delle dure parole?») diretta al «nucleo imparziale» dove c’è la «caduta del sangue nei vasi», «l’infinitesima crescita dei peli». L’ultimo lavoro è uscito su Almanacco2005. L’inverso ritrovato di Mary B.Tolusso è un libro senza complimenti, quasi indispettito: «così poco lirico…ci sono sempre quelli che aggiungono/sostanza alle cose…la cosa oscena, è la parola che manca». I suoi ultimi versi sono su Almanacco dello Specchio2008. L’esordio di Massimo Dagnino, Presente continuo, inizia con Il sogno dell’architetto: «Il panorama/quadrettato,disciplinato» è «frequenza» e misura. Qualche altro nome? Igor De Marchi, Andrea Ponso e Francesco M.Tipaldi.

da Epolis, 20 giugno 2009
www.epolis.sm

Commenti

  1. Nice photo. Where can I find in Italian this e. e. cummings poem, "i thank You God for most this amazing day,"? Thanks! usethis@tds.net

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  2. Thanks for pic. Cummings is published in Italy by Einaudi

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  3. Thanks for the info, bello.

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  4. si dice a volte che la nostra società abbia bisogno di poesia. Il termine "bisogno" svilisce la poesia. Forse però dovrebbe terminare il tempo del disincanto, del disimpegno poetico. Non una nuova poesia civile, o impegnata, o asservita alla politica, ma una poesia che incida, anche pesantemente, la carne del tessuto sociale. Certo, bisogna che nasca

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  5. Assolutamente, dovrebbe terminare il disimpegno, per questo il disincanto...
    Bisogna creare attrito, senza spettacolarizzazioni. La ricerca poetica si fa sul linguaggio

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  6. Che bello quando anche la critica diventa arte! Ottimo pezzo, avevo letto anche un saggio più lungo sullo stesso argomento, dov'era? Su Nuovi argomenti?

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  7. Potete trovare tutti gli autori più interessanti che hanno pubblicato dopo il 2000 nell'antologia "Velocità della visione. Poeti dopo il 2000", curata da Alberto Pellegatta e Marco Corsi e pubblicata da Fondazione Mondadori

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